Da circa trent’anni, ossia da quando è nato, il Tetrapak è indicato da tutte le Università ed i centri di ricerca come uno dei materiali più immarcescibili ed eterni, perché prodotto accoppiando in modo permanente diversi materiali tra cui carta, alluminio e politene, che la natura da sola non sarà mai più in grado di separare e quindi smaltire, senza parlare dei danni prodotti dalle molecole di politene eventualmente rilasciate nel cibo contenuto (latte, vino, acqua, soft-drink) quando per esempio il contenitore viene lasciato al sole? E che dire dei sistemi di stampa che spesso cedono inchiostro alla parte interna della bobina, inchiostro che finisce nei cibi. Da noi in televisione si parla di Tetrapak come il materiale del futuro, quello pulito ed ecologico, sicuro e conveniente: fanno una grande pubblicità pur non avendo un marchio da vendere al pubblico. Perché? Complimenti all’Esecutivo che dorme come sempre e vigila scrutando nel buio.