Abbiamo (Italia) una feroce sete di petrolio, l’unico giacimento degno di nota è in val D’Agri i calabresi hanno detto no ! Perché anche se l’area è disabitata, si rovina il loro ambiente.
Leggo: ”Prinzi (Sindaco di Viggiano) racconta che alla fine degli anni Ottanta, quando si scoprì che Viggiano e Grumento galleggiavano sull’oro nero, dopo l’iniziale stupore subentrarono alcune perplessità. La principale è legata al paesaggio: una bellissima valle, destinata a ospitare un Parco nazionale, lunga un centinaio di chilometri, popolata da 65mila persone, delimitata da monti alti anche più di 2.000 metri; una terra votata agli sport invernali e al turismo (con circa 250mila presenze all’anno; mele, pecorino e molti altri prodotti agricoli Doc. Ecco dunque il dilemma: ci teniamo paesaggio e ambiente incontaminati, o ci teniamo il petrolio?”
E quindi niente il petrolio andatevelo a comprare altrove.
Ma i buoni calabresi si scaldano ed illuminano con la corrente elettrica, corrente che viene prodotta grazie a mostruose dighe che non hanno certo abbellito l’ambiente alpino.
Ambiente alpino tipo Valle D’Aosta, Valtellina, Valcamonica, Trentino e altre con le quali il confronto abitativo-turistico-naturalistico, della Val D’Agri, con buona pace dei calabresi, fa solo ridere.
E, come se non bastasse, per utilizzare più volte l’acqua sono state installate colossali centrali di ripompaggio le quali funzionano soltanto con l’energia prodotta dalle centrali nucleari francesi e svizzere.
Ed ecco colossali linee elettriche (che attraversano le suddette valli) per portare la corrente alle centrali di cui sopra. E i calabresi, beati a ciucciare corrente, pagandola, oltre tutto prezzi di favore in nome della solidarietà.
Ma loro vogliono stare tranquilli perché la n’dragheta sul petrolio non ci può mettere le mani e, in compenso non vuole che dalle sue parti circolino troppi estranei: disturbano il “traffico”.
Esempio n. 2. Residui nucleari. A Scanzano Jonico il sito scelto era ed è di tutta sicurezza.
Ma no! In nome dello stupido “Principio di precauzione” (principio che se applicato dovunque vieterebbe la costruzione perfino di scale perché dalle scale, comunque progettate e costruite si può sempre cadere ed ammazzarsi) fermi tutti!
Le centrali nucleari inutilizzate e le scorie se le tenga il Nord (Corso, Trino, Ispra, Saluggia, Bosco Marengo e altri) perché il Sud vuole la corrente fatta con la fatica ed il disagio altrui, e sempre a prezzi scontati.
Esempio n. 3. I rifiuti solidi urbani. I meridionali li producono, non vogliono fare nessun tipo di raccolta differenziata perché costa fatica e impegno, non vogliono installare inceneritori perché toglierebbero gli affari alla camorra e cercano in tutti i modi di “refilarli” al Nord.
In Padania a prezzi scontati (dato che hanno fatto dichiarare la situazione di emergenza) mentre quando li mandano in Germania pagano ben 500 delle vecchie Lire più il trasporto. Naturalmente per ridurre l’impatto della spesa interviene il Governo.
Ed i trasporti permettono alla camorra di prosperare.
Inceneritori no, trasporti si!
Gian Luigi Lombardi-Cerri